Chuck Berry, il padre del rock n roll, riceve un nuovo tributo dal Gibson Custom Shop: la sua ES-355 del 1978 torna in un’edizione limitata a cura del Murphy Lab.

Il rock n roll è nato su una Gibson, per la precisione una ES-350T. Chuck Berry l’ha imbracciata per tutta la fase iniziale della sua carriera, scrivendo alcuni dei suoi maggiori successi, oggi divenuti dei veri e propri standard per il genere.
Con l’avanzare degli anni i palchi crescono, con essi i volumi e di pari passo la notorietà di Chuck, universalmente riconosciuto come il padre fondatore del rock n roll. Anche la sua chitarra è cambiata, ora la cassa sottile di una ES-355 regge meglio le esigenze tecniche dell’artista, il blocco centrale tiene a bada il feedback e un Maestro Vibrola gli permette di arricchire i fraseggi con quei colpi di leva che oggi sono parte integrante del linguaggio musicale.


Quella Gibson ES-355 diventa ora una limited edition a opera del dipartimento Custom, storicamente corretta sui canoni degli anni ’70 e con un trattamento Murphy Lab per un’estetica genuina e fedele all’originale.

La cassa della ES-355 riprende le curve morbide e la caratteristica doppia spalla mancante delle ES Gibson a cassa sottile. Il legno è acero laminato, con dentro un bracing in abete rosso e un blocco centrale in acero leggero a frenare le vibrazioni indesiderate pur conservando una voce acustica sonora e dettagliata.
Il manico è in tre pezzi di acero abbinato a una tastiera in ebano. La scala classica da 24,75 pollici conta 22 fret su un raggio di 12 pollici. Il tutto promette una suonabilità tradizionale per il genere, con specifiche tecniche e misure attentamente ricavate dagli originali degli anni ’70.

Sul top, due 68 Custombucker con magneti in Alnico 5 sono controllati attraverso due volume e due toni, con potenziometri CTS da 500K, condensatori ceramici e selettore rotativo Varitone a sei posizioni.

La ricercata finitura Wine Red si sposa con del ricco hardware dorato e segnatasti a blocco di grosse dimensioni.
L’intera chitarra riceve il trattamento d’invecchiamento del Murphy Lab per replicare i segni del tempo presenti sull’originale e offrire al musicista un feeling paragonabile a uno strumento maturato mezzo secolo.


Il sound di Chuck Berry ha influenzato intere generazioni di musicisti. Il suo stile ha delineato quello che è poi diventato il vero linguaggio del rock’n’roll. È quasi incredibile pensare che, fino al 2019, Gibson non abbia mai dedicato una signature al padre del rock’n’roll.

Ora i tempi sono maturi e il chitarrista, scomparso nel 2017, riceve una replica fedele della ES-350T del 1955 che ha scolpito i canoni di un intero genere musicale.

Prima che il chitarrista di Saint Louis le affiancasse la più snella ES-345, dalla voluminosa cassa della ES-350T sono scaturiti successi del calibro di “Maybellene” e “Johnny B Goode”, dei brani considerati veri e propri standard per la tradizione rock’n’roll, così come il suono con cui sono stati incisi la prima volta ormai oltre mezzo secolo fa.

La ES-350T è una hollow body ricavata da in tre strati alternati di acero figurato e pioppo a fare da cassa. Tutto è avvolto in una finitura VOS trasparente per lasciare a vista e valorizzare le marezzature bionde del top, fasce e fondo, complementi ideali dell’hardware dorato.
Il manico è composto da due ali laterali di acero con un’anima in noce al centro ed è sagomato in un C-Shape “abbondante ma non troppo” modellato sulle curve di un modello originale del 1955.

La voce elettrificata del modello è offerta da una coppia di P90 in stile Dog-ear appositamente progettati, capaci di un timbro brillante e profondo al tempo stesso, dall’output non eccessivo e da una gamma media vocale e articolata, ideale per valorizzare suoni puliti o appena increspati, dall’attacco deciso e dalla spiccata presenza sonora.

Solo 55 copie della ES-350T di Chuck Berry saranno diffuse in tutto il mondo. Visibili sul sito ufficiale a questo link, tutte saranno accompagnate da una tracolla come quelle usate da Chuck e un cravattino Zuni “Sun God” come quello indossato dal chitarrista negli anni ’50.